Piercer. Gli artisti del piercing
Diventare piercer è un sogno per molti giovani. Il piercing è una conquista per le nuove generazioni, un vezzo per le persone adulte che vogliono piacere o uno status symbol per chi vuole distinguersi dagli altri. Il piercer deve essere in grado di soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di utenza e non può certo improvvisare una professione, ma deve seguire un percorso formativo mirato che gli permetta di garantire competenza e affidabilità ai clienti. I piercer devono avere grande abilità, perché devono realizzare dei piccoli capolavori di estetica artistica, in modo da soddisfare le aspettative dei clienti.
Come diventare piercer?
Come si diventa piercer? Quali sono i passi da seguire per intraprendere questa professione così interessante e, allo stesso tempo, tanto delicata? Intanto, bisogna precisare che ogni regione segue delle norme contenute all’interno di leggi regionali emanate appositamente, per cui bisogna fare riferimento a quelle che sono le direttive territoriali, prima di qualsiasi altra cosa.

In ogni caso, bisogna sapere una cosa importante, per esercitare la professione, bisogna avere la qualifica di Tecnico qualificato in piercing. Tra le regioni che per prime si sono attivate per offrire questa opportunità c’è la Toscana che ha emanato la Legge regionale n. 28 del 2004.
Quanto dura un corso per diventare piercer professionista? Bisogna mettere in conto che, per imparare a effettuare dei piercing veramente perfetti ( o quasi) bisogna apprendere bene la parte teorica, ma è necessario anche fare pratica, per cui sono necessarie almeno 600 ore.
E’ bene dire che un corso da solo non permette di realizzare l’esperienza sul campo, per quella bisognerebbe fare un’attività di apprendistato presso i professionisti del piercing, però, c’è anche da dire che non tutti sono disposti a condividerei loro segreti con potenziali concorrenti.
Quindi, l’unica strada da seguire è studiare, seguire assiduamente i corsi e cercare di mettere in pratica le cose imparate, rispettando rigorosamente le norme e mantenendo sempre una scrupolosa igiene e sterilizzando gli strumenti usati. Chi decide di intraprendere questa professione deve ricordare sempre che ha a che fare con la salute delle persone e, in questo caso, l’aspetto estetico passa in secondo piano, perché gli effetti collaterali di un piercing possono risultare veramente molto pericolosi.
Il percorso di formazione è abbastanza lungo e prevede anche che ci sia un esame finale alla presenza di una commissione esterna. Pensate che sia finita qui? Niente affatto! Le tecniche per il piercing, infatti, evolvono continuamente, quindi,è indispensabile che ci sia un’attività di aggiornamento, onde evitare di non conoscere le novità richieste sul mercato.
L’obiettivo di questi corsi è di formare professionisti in grado di offrire un servizio veramente sicuro,coniugando, però, al rispetto delle regole anche una buona dose di creatività artistica. Il piercer deve essere in possesso di una grande versatilità artistica, per realizzare qualcosa di veramente apprezzabile. I corsi consentono agli alunni di confrontarsi con esperti e di apprendere i segreti di un’arte che diventa sempre più professionalizzante per chi la esercita. In effetti, gli organizzatori dei corsi tengono ben presente che ogni iscritto ha una sua particolare inclinazione che deve essere assecondata e guidata.
Il piercer deve mirare ad acquisire la tecnica dell’uso degli strumenti e per questo deve conseguire una preparazione approfondita, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa.
Bisogna dire che generalmente questi corsi sono organizzati da persone molto competenti del settore e sono previste attività di apprendistato laboratoriali accreditate,per questo è consigliabile rivolgersi sempre a istituti che abbiano già una certa esperienza nell’ambito del piercing.
Una volta ottenuto il tanto sospirato diploma di piercer, come procedere, dunque? L’attestato di qualifica rappresenta solo il primo passo di una serie di azioni che hanno come obiettivo l’apertura di un’attività che richiede il contatto costante con un’utenza molto diversificata ed estremamente esigente. Prima dell’apertura di un laboratorio, bisogna espletare qualche pratica burocratica come la dichiarazione di inizio attività, la cosiddetta DIA al comune di competenza.
Questa dichiarazione, come è logico capire, è molto importante, perché deve essere verificata la sussistenza dei requisiti richiesti per l’avvio dell’attività e l’esercizio della professione. La frequenza ai corsi prevede anche la partecipazione agli stage che rappresentano proprio l’aspetto più interessante, perché permettono di mettere in pratica i procedimenti attesi,sotto la guida di esperti certificati del settore.
Una buona opportunità di lavoro.
Se avete deciso di frequentare il corso per piercer, allora non dovete far altro che trovare la normativa regionale di riferimento e trovare il corso che risponde alle vostre esigenze, più vicino al luogo in cui abitate-. Allora, perché aspettare, costruitevi la vostra opportunità di lavoro e date ali alla vostra creatività!